La chiesa dedicata a Sant’Antonio Abate, parrocchia di Valmadrera, viene costruita tra il 1791 e il 1834. Alla realizzazione dell'edificio, interrotta nel 1793 per motivi economici e ripresa poi nel 1811, presero parte diversi architetti ed ingegneri: Clemente lsacchi (a cui si deve il progetto originario), Giuseppe Pollack, Giuseppe Bovara, Simone Cantoni e l’ingegnere Gilardoni.

Al Cantoni si deve soprattutto l'aspetto esterno, al Bovara quello interno. Il campanile che svetta oltre i 90 metri di altezza viene costruito tra il 1926 e il 1930.

All’esterno, di foggia neoclassica, rispondono interni maestosi; incorniciato da un catino absidale a cassettoni losangati, l’altare, disegnato dal Bovara, è sovrastato da un tempietto, assente nel progetto originario, dove oggi è collocata la statua del Cristo Risorto realizzata, insieme a quella di Sant’Antonio che si trova dopo l’ingresso sulla destra, dallo scultore Benedetto Cacciatori

Ai lati dell’altar maggiore si trovano due affreschi di Raffaele Casnedi. La volta fu affrescata tra il 1836 ed il 1845 da Luigi Sabatelli con una visione dell’apocalisse e la rappresentazione, nei pennacchi laterali, delle quattro virtù teologali.

Presso l’altare del Crocifisso nella cappella che si apre lungo la navata sinistra è possibile ammirare il Cristo Morente, una delle opere migliori del pittore monzese Mosè Bianchi (1879). Altre opere presenti nella chiesa sono il quadro dell’Assunta di Giuseppe Bertini (1855), il dipinto su tavola rappresentante il Crocifisso con la Vergine e San Giovanni, attribuito a Paolo Lomazzo o alla sua scuola ed appartenuta agli Sforza.

ozio_gallery_nano
Ozio Gallery made with ❤ by turismo.eu/fuerteventura

contentmap_plugin

Questo sito utilizza cookie, anche di terze parti, per migliorare la tua esperienza e offrire servizi in linea con le tue preferenze.